La stanza dai fiori dipinti

23.10.2019

Quando mi chiedono quanto tempo abbia impiegato a scrivere una determinata canzone, mi viene sempre da rispondere: “L’età che avevo quando l’ho scritta”.
Intendo dire, con questo, che ogni canzone è il risultato delle esperienze, sensazioni, riflessioni accumulate in tutti gli anni della mia vita fino al momento di prendere in mano la penna.

La stanza dai fiori dipinti” è un album che contiene tutta questa ricchezza e su cui abbiamo lavorato a lungo, affinché ogni canzone la esprimesse e trasmettesse al meglio.

Queste canzoni nascono “nostre” ma con lo scopo - come fossero figli da consegnare al mondo - di abbandonare la casa paterna: avremo raggiunto il nostro obiettivo nella misura in cui diventeranno “vostre”.

Perché questo titolo?

Qualche anticipazione in attesa della pubblicazione (manca poco!!). Cominciamo dal titolo: da dove nasce? Da questo passo di un grande rivoluzionario:

L'esigenza di abbandonare le illusioni sulla sua [dell'uomo] condizione è l'esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni... La critica ha strappato dalla catena i fiori immaginari, non perché l'uomo porti la catena spoglia e sconfortante, ma affinché egli getti via la catena e colga i fiori vivi

Filo conduttore dell'album non è tanto dare risposte quanto innescare domande. Le canzoni offrono prospettive diverse per fenomeni noti; suggeriscono una visione della realtà alternativa a quella imposta da chi ha il potere di imporla; si pongono dal punto di vista di chi quel potere lo subisce: di quel possente orso tenuto alla catena da un fanciullo e convinto di esserne prigioniero

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