Dimmi quel che vuoi e ti dirò chi sei

25.05.2025

Con le mani sporche del sangue di quindicimila bambini; colpevoli della morte di cinquantamila civili e con l’obiettivo dichiarato di eliminarli tutti.

In pieno revival dei fasti biblici, in cui si racconta la conquista della terra “promessa” per mezzo dello sterminio delle popolazioni ivi presenti. 

Nel mezzo di ciò che ormai anche i media sono costretti a chiamare con l’unico nome adeguato - genocidio e pulizia etnica - il solo pensiero di questa gente va alla ventina dei “loro” ancora prigionieri.

Solo per questo si indignano; solo per questo protestano; solo per questo i loro occhi si bagnano.

E questa, a mio modo do vedere, è la più chiara confessione e auto condanna del popolo che ha voluto al governo un uomo che - realizzando ciò che non ha mai nascosto di desiderare - si è guadagnato il titolo di “criminale di guerra”.


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