Poesia e scienza: due momenti tanto distinti quanto legati

28.08.2019

"L' indignazione, che fa i poeti, è completamente a al suo posto quando descrive questi inconvenienti [del sistema] o quando attacca gli apologeti dell'armonia che, nell' interesse della classe dominante, negano o velano questi inconvenienti; ma quanto poco essa aiuti l' analisi del caso particolare risulta già dal fatto che in ogni epoca della storia che si è svolta sinora si trovi abbastanza materia per essa"

(F. Engels)

Fra i commenti che ricevo - e che cominciano ad alimentare il dibattito fra i frequentatori del blog - ve ne sono alcuni che lamentano un accento troppo marcato sulla parte negativa delle nostre considerazioni e delle nostre canzoni: va bene segnalare quel che non va - dice qualcuno - ma non ci si può fermare a quello; bisogna anche avanzare proposte, costruire.

Tali commenti colgono effettivamente nel segno; la parte critica è molto accentuata: si tratta di critiche dei luoghi comuni, delle frasi fatte, dei pregiudizi, dell' idea che la storia sia giunta al termine e che il modello oggi esistente sia il punto d' arrivo della civiltà umana, che finalmente ha trovato un sistema "conforme alla natura immutabile delle cose" (come se la storia non avesse a sufficienza dimostrato che tale natura delle cose è tutto tranne che immutabile).

Aggiungo però che tali critiche, che ci sforziamo sempre di presentare nella forma meno banale e qualunquistica possibile, sono di proposito la parte preponderante dei nostri testi e del blog e questo avviene per una semplice convinzione: come recita l' estratto all' inizio dell' articolo, l'arte di presta a sollevare l' indignazione, la passione (in breve: la parte emotiva) ma la comprensione richiede altro...

La radio è un ottimo canale di comunicazione ma non è adatto a mostrare immagini: la nostra musica si limita a quanto la poesia può consentire.

Questo è quanto ha determinato manifesto del nostro progetto; se riusciamo nel nostro intento, se riusciamo a proporvi un nuovo punto di vista, se riusciamo a mostrarvi il fiume dalla sponda invece che dal flusso travolgente da cui siamo trascinati, allora di certo voi stessi vi preoccuperete della fase costruttiva, della fase propositiva e analitica: della parte scientifica, in sintesi, che richiede non melodie e poesia ma studio e analisi.

Tra le righe dei miei testi e di questo sito potete chiaramente intuire quale sia lo strumento analitico alla base del mio studio e della mia analisi socio-economica; forse proverete a documentarvi e a cercare risposte - ed è il motivo per cui noi abbiamo iniziato questo progetto - ma non sarà una favola o una filastrocca a fornire analisi della realtà circostante (e quindi le potenziali soluzioni): per questo nelle nostre canzoni troverete più domande che risposte.

Noi non siamo la risposta: noi cerchiamo di essere una SCINTILLA!

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